4-AcO-DMT

4-AcO-DMT O-Acetilpsilocina Deadhead Chemist

La 4-Acetossi-N,N-dimetiltriptamina (nota anche come 4-AcO-DMT, 4-acetossi-DMT, O-acetilpsilocina, psilacetina e “funghi sintetici”) è una sostanza psichedelica nuova ma poco conosciuta appartenente alla classe delle triptamine. La sua struttura è correlata alla psilocibina e alla psilocina, il principio attivo dei funghi allucinogeni. La 4-AcO-DMT esercita i suoi effetti legandosi ai recettori della serotonina nel cervello.

Il meccanismo esatto, tuttavia, rimane sconosciuto.

La 4-AcO-DMT fu sintetizzata per la prima volta nel 1963 da Albert Hofmann e Franz Troxler durante studi chimici sugli analoghi della psilocina.[1] Tuttavia, i suoi effetti psicoattivi non furono testati a quel tempo. Non è noto quando fu studiata per la prima volta sugli esseri umani. Uno studio del 1999 di David E. Nichols ne ha suggerito il potenziale utilizzo come alternativa alla psilocibina nella ricerca farmacologica, grazie al suo minor costo di sintesi.[2] Segnalazioni del suo uso ricreativo sono apparse poco dopo la sua comparsa sul mercato online dei prodotti chimici per la ricerca negli anni 2010.

Gli effetti soggettivi includono effetti visivi geometrici, distorsione temporale, maggiore introspezione, euforia e perdita di sé. Gli effetti della 4-AcO-DMT sono considerati quasi identici a quelli della psilocibina, con alcune sottili differenze. Si ritiene che agisca in modo simile alla psilocibina come profarmaco della psilocina, il che potrebbe spiegare questa somiglianza. I classici effetti psichedelici e il profilo di tollerabilità favorevole della 4-AcO-DMT l’hanno resa popolare tra i consumatori di nuove sostanze psicoattive in cerca di esperienze mistiche o enteogene. A volte viene disciolta in capsule o pellet e commercializzata come “funghi sintetici”.

I dati disponibili sulla farmacologia, il metabolismo e la tossicità della 4-AcO-DMT sono molto limitati. Sebbene il suo profilo di tossicità sia considerato pressoché identico a quello dei funghi psilocibinici (vedere questa sezione), considerati fisiologicamente non tossici, non vi sono dati solidi a supporto di questa affermazione. Si raccomanda vivamente di adottare misure di riduzione del danno durante l’uso di questa sostanza.